martedì 4 maggio 2010

Incontro con Juri Pietro

Nato nel 1926 in Borgo di Sopra, Orsària di Premariacco (UD).

Nastro 1998/17 - Lato A                        15 ottobre 1998

[...] Siamo nel bar della località Lepróso, in comune di Premariacco, vicino alla discesa che porta al bellissimo ponte sul Natisone e stiamo per recarci da un testimone che ha più di 90 anni [Geminiano Pizzoni], segnalatomi dal sig. Juri. 

Un tempo al posto del ponte c'era una passerella su corde d'acciaio e la strada era un sentiero, poco più. [...]
Prima del '17, lungo il Natisone, due km sotto a dove ci troviamo ... c'era la base degli arditi, che venivano qua ad Orsaria, nell'osteria che c'era sulla curva. Ordinavano da bere e poi invece di pagare tiravano fuori una bomba a mano e qualche volta toglievano anche la sicura...
C'erano due aeroporti qua vicino: uno in località Les brìches [?] e l'altro era là vicino. Adesso per arrivarci ci sono stradine che passano per un po' di bosco.
Mia mamma Ines Móntina, nata 1903, era una maestra e abitava in Borgo di Sopra n. 7. 
Dopo Caporetto son venuti i tedeschi. Son arrivati là, han trovato il porcile con la scrofa e i porcellini e li hanno cotti nella liscivaia, e man mano che cuocevano bevevano il brodo. Son morti non so se uno o due. Però diceva che era successo in moltissime parti. Bevevano il grasso del maiale, il sego, il lardo sciolto. Mia mamma è rimasta in paese durante l'invasione...
D. E' vero che venivano violentate le ragazze?
R. Quello là non me l'ha mai detto, ma questo è normale in tutti gli eserciti. Dove c'è l'ubriaco, succede, perché normalmente se uno è in piedi non fa quelle cose. E in tempo di guerra si fa di tutto. Comunque mia mamma non ha mai nominato di violenze sulle ragazze e sulle donne.
Mio padre in quei giorni era sull'altopiano della Bainsizza e durante la ritirata è finito a Padova; era del Genio minatori, era a far gallerie. Le prime gallerie le ha fatte là, di fronte a Gorizia, sull'Isonzo, dalla nostra parte. Da là è andato sul Sabotino e dal Sabotino l'han mandato sulla Bainsizza. 
Là - mi ha raccontato e volevamo andar a vedere - che un giorno che c'era un bombardamento furiosissimo, dev'essere stato forse nei tempi della ritirata, sono andati dietro a un grande masso in cinque di loro e ... una granata qua e una granata là ... se adesso è caduta là, non ricade più nello stesso posto ... e lui ha detto «io vado via altrimenti qua ci fanno fuori». È scappato, lui e un altro, mentre in tre sono rimasti là. È arrivata una granata dietro il sasso, li ha presi sotto e ha detto che quelli sono ancora là sotto. Voleva portarmi a vedere dov'era e ... oggi no, domani no... 
Mio padre era del 1882, 1° aprile - e noi gli facevamo sempre degli scherzi. Aveva quasi quarant'anni quando ha fatto la guerra. [...]

Juri mi porta a vedere i luoghi in cui c'erano i due campi di aviazione la cui struttura permaneva anche dopo la guerra.

Io ero bambino, avevo la nonna a Orsaria e si veniva qua da bambini. Mia mamma aveva amiche a Ipplis che è un paesino subito di là.
La nostra una volta era una famiglia che stava bene, avevamo fornaci di mattoni, perché le colline qua attorno sono tutte di argilla...

Con Juri, in auto, facciamo il periplo del campo d'aviazione della prima guerra mondiale, a Leproso di Orsaria ... La località in cui si trovava il campo d'aviazione è alla base dell'anfiteatro collinare-montuoso che circonda Cividale; un posto ideale per lo scopo. [Considerazioni mie]. Premariacco è a 4 km, Cividale a 8 km, Udine 18 km, Manzano 5 km. Si corre in mezzo a tante piccole fabbriche ... e ai tanti prati ancora superstiti. Il campo d'aviazione infatti si trovava tra i prati.
Ci fermiamo in un ponte sul Natisone chiamato il «ponte romano». La base è del ponte militare esistente durante la guerra. L'altezza sul pelo d'acqua è di dieci metri. Rocce, alberi che si fermano sul greto e sui pilastri ... posto splendido anche se con un traffico ininterrotto.

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