martedì 20 aprile 2010

Intervista a un abitante di Cismon del Grappa

Intervista effettuata il 17 agosto 1999 in Valsugana oientale - Val Brenta nel corso di una ricognizione alla ricerca del vecchio confine fra regno d'Italia e impero austro-ungarico.

Un abitante di Cismon del Grappa (VI)

Nastro 1992/2 - lato B

Mi racconta che gli abitanti di Cismon sono stati sfollati a Giarre, in Sicilia (e c'è anche il gemellaggio con questo paese, precisa suo figlio). 
Perché gli abitanti di Cismon hanno aspettato troppo, anche, ad andar via, quando ormai ... mentre le truppe che passavano in ritirata gli gridavano «scappate, scappate, che ci sono i tedeschi». Comunque hanno fatto in tempo lo stesso ad essere caricati sul treno, perché a Cismon c'è una stazione. Si vede che il sindaco, che era uno zio di mio papa' e si chiamava Vanin Giuseppe è riuscito lo stesso a farli scappare.
Da Giarre, alcuni abitanti sono stati mandati...
All'interno dell'albergo Tambion dovrebbe esserci una fotografia di come era il vecchio forte...

Poi mi mostra uno sperone bianco sulla montagna e mi spiega come ci fossero tutte baracche austriache che contenevano ben 20.000 uomini retrovia del Grappa. Sul Brenta mettevano le pompe e pompavano l'acqua lassù, dove ci sono ancora le vasche. Ci si può arrivare a queste vasche, basta farsi accompagnare ... e se poi girasse il bosco là, vedrebbe tutti i sentieri, le mulattiere attraverso cui portavano i cannoni, con i muli. Sono tutte montagne che fanno parte del massiccio del Grappa.

La moglie mi dice che fino a metà degli anni Trenta andavano a lavare la biancheria in queste vasche, che erano nei pressi del «bosco della Madonna», in località Pra' Nanon. I baraccamenti invece erano sul retro della Val della Madonna (all'incirca)...
Comunque c'è un libro ... che lo vendono anche all'osteria Al Cacciatore a Cismon che mostra tutti questi posti. In particolare ci sono delle foto che le ha trovate il figlio di un generale negli archivi di Vienna, il libro saranno sette otto anni che l'hanno fatto.
Il nome preciso dove si andava a lavare la biancheria nelle vasche di raccolta dell'acqua per i soldati austriaci del Grappa ... loro di Cismon lo chiamavano Le Simognère. Le simògne sarebbero delle strope, dei vinchi di salice, per legare la legna, mi traduce il marito, camionista ... infatti il salice ama l'acqua.
A Cismon comunque durante la guerra non rimase nessuno, e al ritorno trovarono le case tutte distrutte
I tedeschi sono arrivati fino a Rivalta. Lungo la superstrada c'è ancora la lapide...
[Fotografata; è da restaurare!]

1 commento:

  1. Buon giorno a chi mi leggerà.
    Secondo i racconti del mio padre, Giovanni Mussati, certe famiglie furono sfollate a Sortino , in Sicilia. Aveva 10 anni, e ho ritrovato i suoi documenti di scolarità in questo paese. Mi piacerebbe sapere se altre persone hanno notizie di questo spostamento a Sortino. Al ritorno, rimarranno a Cismon fino al 1929, poi tutta la famiglia lasciò il paese per venire in Francia a lavorare nella vallata della Maurienne.

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