giovedì 15 aprile 2010

Intervista ad Antonio Uliana

Nato nel 1912 a Ca' Pirami (VE). Residente a Jesolo.

Nastro 1988/26 - Lato A              15 maggio 1988


D. Era palude o bonifica, nel 1924?
R. Bonifica. Avevano già bonificato, ma non era ancora tanto per la quale. Dopo, a poco a poco i conti Frova [...] tutte queste grosse agenzie, hanno cominciato a piantare viti, frutteti e dopo in seguito hanno fatto tante robe...
Noi all'inizio eravamo a mezzadria con un agente ... sarebbe stato l'agente del conte Frova. Quando hanno comprato la terra, i conti Frova, hanno comprato quasi tutto Jesolo, e lui aveva fatto la mediazione e con la mediazione si era guadagnato quattro campagne; si chiamava Ernesto Molini, da Portobuffolè. Erano tutte campagne sui trenta campi di terra. Si viveva ... era terra buona a Ca' Pirami, perché là era zona alta. Insomma più o meno era tutto già bonificato, c'era ancora un poca di malaria; ma era tutto già bonificato. Io non ho preso la malaria...
D. E chi prendeva la malaria? Si sente sempre dire che qua c'era la malaria...
R. L'hanno presa quando, sulla guerra qua [Seconda guerra mondiale] ... con i tedeschi che hanno mollato l'acqua, mia moglie ha preso la malaria, un poca di malaria, sì.
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D. Cosa hanno fatto questi tedeschi, nell'ultima guerra?
R. Eh! Io ero prigioniero e non saprei. Ma qua hanno mollato l'acqua ... perché avevano paura di uno sbarco degli americani e loro si erano fortificati dappertutto. Si erano fortificati e avevano minato tutti i ponti, perché era una protezione per loro, perché c'erano tutti canali. Canali a destra e a sinistra, perché tutte le bonifiche avevano tutti canali, e quelli erano proprio canali di scolo. Quella era una barricata per loro. E i ponti erano tutti minati, pronti per far saltare in caso di sbarco. Erano tutti collegati che sarebbe saltato anche dove ero io. A Ca' Pirami c'è un ponte, proprio vicino a casa mia ... là era minato. Avrebbero fatto brillare tutto, tutto in una volta, appena fossero sbarcati.

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