giovedì 4 marzo 2010

Intervista ad Alceo Bernava

Nato nel 1907 a Pantianicco (UD). Residente a Pantianicco.



Nastro 1998/2 - Lato A                14 febbraio 1998
01:21 Verso il 28-29 di ottobre [1917] non mi pare che piovesse... 
Mio padre in quei giorni era militare e mio nonno faceva il calzolaio. La nostra era una famiglia di piccoli artigiani, con qualche po' di terra appena appena... Eravamo quattro fratelli e una sorella. Mio padre si chiamava Attilio ed era classe 1881, era militare a Modena, dove faceva il capo calzolaio nello stabilimento; lui ha fatto la guerra là. Noi eravamo a casa da soli, con la mamma (matrigna) e il nonno Edoardo (la nonna era morta). Mio padre era rimasto vedovo, mia mamma si chiamava Toppano Gemma e morì quando io avevo 4 anni...
03:43 Noi poi si stava con i tedeschi, quando facevano il rancio ... si andava a domandare se avevano un po' di minestra, perché era miseria, di quella nera...
In quei giorni della ritirata eravamo tranquilli, noi bambini si andava per i campi ... [?]
Quando hanno fatto la ritirata mi ricordo che passavano con i carrettoni, con qualsiasi mezzo per passare il Tagliamento. Non ho visto aerei. Hanno fatto un po' di resistenza a Pozzuolo ... nel mio paese invece i tedeschi sono solo passati e quello che trovavano portavano via tutto. 
05:27 Quando sono venuti qua erano pieni di fame, ammazzavano qualche maiale, lo facevano bollire e dopo "bevevano" il grasso che si era sciolto e più di qualcuno è morto ... Eh, poveretti, morivano così. 
Siamo stati un anno sotto i tedeschi, e non si stava mica male. Si faceva una polenta, chi aveva farina, e si mangiava farina nel latte ... facevano anche il pane, chi poteva ... gli altri miseria, però! In casa nostra era un po' di fame, ma nessuno è morto di fame. Tutti si arrangiavano in qualche maniera ... avevamo patate, la polenta, il latte.
Non hanno fatto nessun danno, questi tedeschi, anche con i bambini. Noi si andava a domandare pissi tabok (per piacere, un po' di tabacco), a dieci anni si faceva così, e i tedeschi ce lo davano, non erano mica cattivi.
E con le donne, perché hanno detto...
No, da noi non sono mai stati ... con le donne si sono comportati sempre bene, devo dire la verità. Erano come di passaggio e poi sono rimasti quei pochi nel paese, come di ronda.
Poi nella ritirata, i tedeschi, quello che trovavano portavano via tutto, bestie, latte, qualsiasi roba ... nel mese di novembre del 1918, ma a noi neppure quella volta è successo niente.
08:30 È successo a me sa cosa? Che avevo dieci anni ... mi hanno ferito, i tedeschi. Io e mio fratello eravamo andati al molino con un po' di granoturco, siamo andati con un po' di granoturco per far la farina per far la polenta. Il mulino è a due km fuori dal paese per andare a Udine, era fuori di Pantianicco, sotto Mereto di Tomba. Erano i primi di novembre e io e mio fratello, che aveva un anno più di me e adesso è morto in Argentina, si aveva fatto un "barellino" con due ruote. Siamo andati al molino ... si correva e io casco giù, tornando dal molino, cinquecento metri di qua dal molino.
Casco giù e mio fratello mi dice «alzati, su» e io « non posso!». Mi era successo che una pallottola di fucile mi aveva passato parte per parte una gamba. Stavamo tornando a casa, i tedeschi erano là in alto, al molino, e tiravano fucilate, si sentivano. È passato uno del mio paese con l'asinello e il carrettino, mio fratello l'ha chiamato, mi ha preso su e mi ha portato a casa e ho camminato tre quattro mesi con le stampelle. Pensi lei, e poi mi è passato. Guardi se dico bugie... [mi mostra la gamba sinistra, si vede ancora la cicatrice]. A mio fratello la pallottola è passata in mezzo alle gambe ... perché noi si correva un po', così, no... Ci hanno visti e hanno tenuto basso, perché se tenevano un pochettino più alto. Erano cinque sei tedeschi che andavano verso il Piave, si son fermati lì con i muli, ci hanno visti, era una bella giornata come oggi; ci hanno visti e hanno tenuto basso, se tengono più alto ci ammazzano tutti e due.
Ma secondo lei per che motivo hanno sparato?
Niente, così... ci hanno visti e hanno tirato...
Sono guarito bene, ma per quattro cinque mesi ho camminato con le stampelle.  È venuto il dottore, che era da Basiliano; in ospedale non c'era niente da fare, perché a Udine era tutto sotto sopra. E mi ha tenuto lì il dottore, e ha dato ordine... 
11:56 C'erano degli infermieri italiani venuti da Buenos Aires per far la guerra [...] mi hanno curato loro, mi facevano degli impacchi e io sempre fermo là nel letto, per alcuni giorni, poi mi hanno fatto le stampelle.
12:16 Chi erano questi infermieri venuti da Buenos Aires?
Un mio zio, Lino Cragno, e un altro uomo che adesso e morto.
Nel nostro paese andavano tutti emigranti a Buenos Aires e sono tornati a casa per far la guerra, apposta. Non volontari, li avevano consigliati a tornare qua in Italia, e quelli che sono rimasti là non hanno fatto la guerra. Erano infermieri a Buenos Aires, nell'ospedale italiano ... avevano un po' di pratica e mi hanno curato loro. 
Quando erano tornati in Italia li hanno messi in fanteria, sono stati mandati di qua e di là ... e quando c'era la ritirata sono scappati via, sono venuti a casa invece di andare di là [del Tagliamento], sono rimasti a casa.
Erano un mio zio e un altro parente alla lontana, qua del paese tutti e due. In tutto quell'anno sotto i tedeschi, lavoravano sui campi ... sono rimasti a casa e nessuno gli ha mai detto niente. Perché erano appena ritornati quando è capitata la ritirata e loro si trovavano qua a casa [modifica la versione precedente... ].
14:38 E i primi giorni quando sono passati di qua i tedeschi mi è successa quella cosa là e poi ho camminato tutto l'inverno con le stampelle, pensi lei cosa mi è toccato a me, a dieci anni...
Quando poi i tedeschi se ne sono tornati a casa, rubavano e portavano via quello che trovavano, però non facevano niente. Portavano via vacche, cavalli, da mangiare, formaggio, di tutto, galline; portavano via tutto, a casa nostra no, perché non c'era niente, ma dai contadini. 
C'era una famiglia (il vecchio capofamiglia si chiamava Cisilino Giacomo) che stava abbastanza bene, che erano contadini e avevano nascosto un po' di granoturco, le galline [...] ma le ... vacche sì, che le hanno portate via... (I tedeschi lasciavano, durante l'occupazione, una vacca ogni due tre famiglie)...
17:03 Dopo son capitati gli italiani, mi ricordo che erano i primi di novembre, ai Santi, là ... e noi gli si andava incontro tutti quanti, gridando viva. Era come una festa...
Gli italiani hanno cominciato subito a portar qualcosa da mangiare e dopo si trovava anche da comperare...
Il nostro nel complesso è stato un paese abbastanza tranquillo. A me è successa quella cosa là, vicino al mulino di Romano (di cognome) Serafino (nome) e altri suoi fratelli, ma erano militari tutti quanti. Il mulino era su una roggia che scendeva da Mereto.
Nel nostro paese non sono arrivati profughi dal Piave ... mentre del nostro paese, che aveva circa mille abitanti, siamo rimasti quasi tutti a casa, le donne e i bambini ... tranne gli uomini che erano militari, che erano di là. 
20:02 Tanti sono scappati via ma poi sono tornati indietro perché al Tagliamento ormai avevano fatto saltare il ponte. Noi invece siamo rimasti tranquilli a casa...
Mio nonno, mia matrigna (mia mamma era morta e mio padre rimasto vedovo si era risposato) e mia zia hanno pensato di restare a casa ... non avevamo paura dei tedeschi.
In tutto, quelli del paese che sono andati di là del Tagliamento e vi sono rimasti fino a dopo la guerra saranno stati in dieci dodici persone, ma non famiglie, uomini singoli ... mentre il grosso del paese Pantianicco è rimasto di qua.
Il prete faceva le sue funzioni, lo lasciavano in pace. Non abbiamo avuto problemi ... solo quando andavano a requisire per le case, se trovavano qualcosa lo portavano via, e tutti si erano organizzati per nascondere il più possibile, facevano qualche buco, sotto terra.
Finita la guerra si è cominciato tutti a lavorare...

Nastro 1998/2 - Lato B
22:42 Tanti del paese sono anche andati in Argentina, nel 1919-20-21. Mio fratello che aveva un anno meno di me è andato via nel '23, era del '6 e aveva 17 anni, si chiamava Festivo. Tutti andavano per guadagnarsi qualche cosa … è andato a lavorare nell'ospedale italiano come infermiere. Tutti, la maggior parte, andavano come infermieri, quelli del nostro paese ... e alcuni andavano a lavorare nella campagna e hanno avuto fortuna, hanno comperato campagna. Erano proprio a Buenos Aires e là vicino ... sono stato anch'io a trovare mio fratello dopo 47 anni, nel 1969. Si era fatto una casetta nella zona di Monte Grande ... poi là abbiamo fatto una festa e saremo stati circa duecento. In quell'occasione abbiamo fatto anche un censimento di quante persone erano rimaste nel paese e quante sono in Argentina: 1250 in Argentina, e 950 qua a Pantianicco ... pensi lei, del mio paese più in Argentina che non a Pantianicco. Alcuni di quelli andati per primi hanno avuto fortuna,  comprato campagna e si sono fatti signori... gli altri lavoravano, infermieri, o sotto padrone ... o sono andati a scuola e sono diventati persone per bene. 
25:10 Ritorniamo a quando sono scappati i tedeschi, l'ultimo giorno della guerra...
No, no ... sono partiti i tedeschi, se trovavano roba portavano via, e basta... non hanno molestato nessuno.
Durante l'anno in Pantianicco non erano rimasti soldati tedeschi in pianta stabile ... [malgrado questo] qualcuno dei tedeschi, dopo alcuni anni, finita la guerra è tornato a salutare; più di qualcuno, sì...
Quindi eravate in buoni rapporti?
Ma sì, sì... erano bravi...
Austriaci o tedeschi?
Polacchi anche ... quelli capivano qualche parola italiana, i polacchi.
Del resto noi bambini quando per loro era il rancio, si andava vicino e ci davano anche da mangiare. Questo nel primo periodo, appena arrivati ... dopo sono andati via e in paese non è rimasto nessuno di loro. Però venivano ogni tanto a riposo dei gruppi di soldati, che venivano messi nelle varie case del paese ... ed erano questi che poi sono venuti a salutare chi li aveva ospitati.
La febbre spagnola, ha avuto qualche malato in paese, ma non morti... 
Nel complesso non è andata male ... il peggio è successo solo a me. A mio fratello la pallottola è passata in mezzo alle gambe e a me ha preso nella parte sinistra...
Noi si andava a scuola regolarmente, con la nostra maestra solita. Non è scappata la maestra, e neanche il parroco. Tutto tranquillo, si aspettava che finisse la guerra.
29:53 E quando sono arrivati gli italiani [novembre 1918], abbiamo visto per primi arrivare i cavalieri, i lancieri, dopo sono arrivati gli altri. I lancieri continuavano ad andare avanti...
Avete messo fuori le bandiere?
Eh ... dopo hanno messo le bandiere.
Ah, dopo... ma al momento, quando sono arrivati?
No, niente. Contenti poi, di essere stati liberati, sì ... ma, i tedeschi erano come noialtri!
La fame, quella sì, perché non si trovava niente, ci si doveva arrangiare da soli. Quando c'era la polenta si era signori, quando c'era il latte... Dopo tenevano bestie, il maiale ... ma dopo bisognava nasconderlo, in quell'anno ... ma non tutti tenevano il maiale... 
In quei nostri paesi vino non ce n'era (come qui a Codroipo) e così è passato l'anno. C'interessava soltanto patate e polenta ...
[…]
Io, dopo la guerra, ho fatto il commesso qua a Codroipo. Mio papà era calzolaio e anch'io ho imparato a fare il calzolaio e dopo mi sono messo nel commercio. Dapprima abbiamo aperto là nel paese un piccolo negozietto e dopo sono venuto qua Codroipo; sono solo dieci anni però che ho la proprietà del negozio ... (ma ci sono i centri commerciali...). 
[...]  
                   

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